Fun.Pubblica: parere sulla stabilizzazione di personale assunto con contratto a tempo determinato

 

Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha pubblicato il parere n. 38/2008 fornito all'Istituto Nazionale di Statistica in tema di stabilizzazione di personale assunto con contratto a tempo determinato.

Il Dipartimento chiarisce che le disposizioni in materia di stabilizzazione si caratterizzano per la loro eccezionalità e, quindi, per la loro rigida e circoscritta applicazione, in quanto procedure speciali di reclutamento volte ad affrontare il fenomeno patologico del precariato creatosi nelle amministrazioni pubbliche a causa di un uso distorto delle tipologie di lavoro flessibile. Il presupposto imprescindibile che deve sussistere per il ricorso alle norme sulla stabilizzazione introdotte dalle ultime leggi finanziarie, è dato dallo status di lavoratore precario. Si considera tale colui che possiede i requisiti temporali di contratto a tempo determinato richiesti dal legislatore e che non ha un rapporto di lavoro permanente con la pubblica amministrazione. In particolare quest’ultimo requisito deve necessariamente permanere fino all’atto dell’eventuale assunzione a tempo indeterminato a conclusione delle procedure di stabilizzazione.
Il soggetto assunto a tempo indeterminato presso un’amministrazione, non qualificandosi più come lavoratore precario, non rientra tra i destinatari delle disposizioni considerate e, pertanto, non potrà essere stabilizzato dall’ente presso il quale ha maturato i requisiti previsti dall’art. 1, comma 519, legge 27 dicembre 2006, n. 296.

 

 

 

 Il parere n. 38/2008

 

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