Maternità e diritto alla conservazione del posto 

 

Con sentenza n. 2244 del 1° febbraio 2006, la Cassazione ha affermato che la condotta della lavoratrice gestante o puerpera che, al momento dell'assunzione al lavoro, non porta a conoscenza del suo stato il datore di lavoro, non può in alcun caso concretizzare una giusta causa di risoluzione del rapporto lavorativo e, più specificatamente, la colpa grave prevista dall'art. 2, comma 3, lett a), della Legge n. 1204/1971.

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