D i m i s s i o n i                                                                                  

 

Alcuni suggerimenti pratici in caso di dimissioni dal proprio datore di lavoro:

  1. Prima di tutto è importante recuperare una copia del contratto collettivo nazionale che vi riguarda (metalmeccanico, commercio, ecc..). In teoria l'azienda dovrebbe fornire a tutti i dipendenti una copia del contratto di lavoro che applicano. Per i principali contratti nazionali potete andare nel nostro sito alla sezione "contratti" (www.dplmodena.it). In questo modo è possibile verificare la normativa che si applica nel vostro caso per le modalità di dimissione e la durata del periodo di preavviso. Essere bene informati è già una buona partenza per la gestione di questo delicato momento.

  2. Non dare mai le dimissioni prima di avere una lettera di impegno da parte delle nuova azienda, nella quale sono specificate le condizioni economiche, il livello di inserimento e la data ultima entro la quale bisogna prendere servizio nella nuova realtà. Anche nella situazione più tranquilla e di assoluta fiducia non bisogna rompere questa regola.

  3. E' consigliabile informare per primo il proprio capo diretto, e solo dopo la Direzione del Personale, delle intenzioni di dare le dimissioni spiegandone, prima di farlo con altri, le motivazioni. E’ preferibile argomentare le proprie ragioni in maniera positiva: una migliore opportunità, un mercato più interessante, l'esigenza di essere più vicini alla propria famiglia, etc.. E' importante evitare di mandare la lettera di dimissioni senza aver parlato prima con un responsabile. Questo atto senza spiegazioni può essere vissuto negativamente ed influenzare i rapporti personali all'interno dell'azienda che si lascia.

  4. E’ consigliabile evitare, o almeno minimizzare, i commenti negativi sul proprio capo, sui colleghi o sull'azienda, solo per il gusto della rivincita personale. Dal momento che uno se ne sta andando è meglio non lasciare polemiche dietro di sé.

  5. Informare per iscritto la Direzione del Personale o chi ne fa le veci in azienda della vostra decisione con una lettera di dimissioni. Nella lettera è opportuno utilizzare argomenti e linguaggio molto cauti e formali. La lettera deve essere mandata per Raccomandata A/R oppure consegnata a mano con la dicitura "Raccomandata a mano". In quest'ultimo caso, che è quello più semplice, dovete richiedere dal ricevente una firma per ricevuta sulla copia da che conserverete.

  6. I tempi in questo caso sono fondamentali perché il periodo di preavviso inizia nella maggior parte dei contratti, il 1° o il 16 del mese. Per ipotesi se la lettera di dimissioni viene consegnata il 2 giugno, il preavviso inizierà il 16. Comunque verificate attentamente cosa prevede il contratto di categoria.

  7. Se volete uscire prima della scadenza contrattuale prevista per il preavviso, dovete accordarvi con l'azienda, per evitare che vi trattengano il mancato preavviso dalla vostra liquidazione, che rappresenta un danno economico notevole . E' quindi importante aggiungere una frase del tipo: "…resta inteso che l'Azienda non tratterrà il periodo di mancato preavviso". Ovviamente la frase la potete aggiungere se avete stabilito un accordo in questo senso. In caso contrario dovete aggiungere una frase del tipo: "Rimango a disposizione per concordare il periodo di preavviso". Solo in una seconda comunicazione definite la data dell'ultimo giorno di lavoro concordato, con la precisazione che l'azienda non tratterrà il mancato preavviso.

  8. Se non riuscite ad accordarvi, è possibile che la nuova azienda in procinto di assumervi assorba il costo del mancato preavviso, ed in questo caso dovrebbe essere inserita una clausola specifica nella lettera di impegno o in una lettera a parte.

  9. Normalmente l'azienda attuale tende a prolungare quanto più possibile il periodo di permanenza per passare le consegne. Al contrario l'azienda nuova desidera che entriate il prima possibile. E non è facile mediare tra le due esigenze. Il suggerimento è di agire con equilibrio verso tutte e due le parti, in modo da non danneggiare troppo l'azienda attuale ed ovviamente non far aspettare troppo la nuova con il rischio di perdere un’opportunità. Uno dei modi possibili è mostrarsi disponibili a straordinari o a lavorare qualche sabato per facilitare ed accelerare al massimo il passaggio delle consegne.

  10. In generale il consiglio è fare al meglio il passaggio di consegne e concludere le attività più importanti in modo da lasciare una immagine professionale positiva che potrà esservi utile in futuro, nel caso che qualcuno chieda vostre referenze. In alcune aziende (od in alcune tipologie di attività) è invece prassi invitare la persona a lasciare rapidamente il posto di lavoro e quindi il problema del preavviso sostanzialmente non si pone.

  11. Un suggerimento utile nel caso la nuova azienda sia concorrente dell'attuale, è di non comunicare il nome della nuova azienda fino al momento in cui effettivamente sarete da questa assunti.

  12. E' fondamentale (ma non sempre è possibile) prendere qualche giorno di ferie prima di iniziare nella nuova azienda per poter mentalmente "staccare" dalla vecchia realtà e partire carichi e motivati presso il nuovo datore di lavoro. Non c'è una seconda possibilità per dare una prima buona impressione.

  13. In conclusione, è importante cercare di essere coerenti. E’ lecito cambiare idea nelle comunicazioni e negli accordi che si prendono ma è necessario argomentare in maniera chiara i motivi che spingono ad una scelta.

 

 

 

 

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