Min.Lavoro: criteri di concessione del trattamento di integrazione salariale straordinaria e di mobilità
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 del 13 aprile 2011, il Decreto del 14 marzo 2011 con i criteri di concessione del trattamento di integrazione salariale straordinaria e di mobilità per i dipendenti di aziende commerciali con oltre 50 addetti, agenzie di viaggio e turismo compresi operatori turistici, con più di 50 dipendenti, e imprese di vigilanza con più di 15 dipendenti.
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Criteri di concessione del trattamento di integrazione salariale
straordinaria e di mobilita' per i dipendenti di aziende commerciali
con oltre 50 addetti, agenzie di viaggio e turismo compresi operatori
turistici, con piu' di 50 dipendenti, e imprese di vigilanza con piu'
di 15 dipendenti. (Decreto n. 57955). (11A04282)
IL MINISTRO DEL LAVORO
E DELLE POLITICHE SOCIALI
Visto l'art. 19, comma 11, del decreto-legge 29 novembre 2008, n.
185, convertito, con modificazioni, nella legge 28 gennaio 2009, n.
2, che ha disposto, in attesa della riforma degli ammortizzatori
sociali e comunque non oltre il 31 dicembre 2009, la concessione dei
trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria e di
mobilita' ai dipendenti delle imprese esercenti attivita' commerciali
con piu' di 50 dipendenti, delle agenzie di viaggio e turismo,
compresi gli operatori turistici con piu' di 50 dipendenti e delle
imprese di vigilanza con piu' di 15 dipendenti, nel limite di spesa
di euro 45.000.000,00, per l'anno 2009;
Visto l'art. 2, commi 136 e 140, della legge 23 dicembre 2009, n.
191, che ha prorogato al 31 dicembre 2010 la possibilita' di
concedere trattamenti di CIGS e mobilita' in favore dei dipendenti
dalle imprese di cui al capoverso precedente;
Visto l'art. 1, comma 32, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, che
ha prorogato al 31 dicembre 2011 la possibilita' di concedere i
trattamenti di CIGS e mobilita' in favore dei dipendenti dalle
imprese suddette;
Visto il decreto ministeriale n. 50948 del 24 marzo 2010, adottato
ai sensi dell'art. 19, comma 11, del decreto-legge 29 novembre 2008,
n. 185, convertito, con modificazioni, nella legge 28 gennaio 2009,
n. 2 e successive modificazioni e integrazioni, con il quale e' stata
autorizzata la concessione dei trattamenti di integrazione salariale
straordinaria e di mobilita' relativamente all'anno 2010, nel limite
di spesa complessivo di euro 45.000.000,00, per le imprese esercenti
attivita' commerciale che occupino piu' di 50 dipendenti, per le
agenzie di viaggio e turismo, compresi gli operatori turistici con
piu' di cinquanta dipendenti e per le imprese di vigilanza con piu'
di 15 dipendenti;
Ritenuta la necessita', per fronteggiare gli effetti e le ricadute
sul piano occupazionale derivanti da gravi crisi aziendali e/o
settoriali, di autorizzare, per le imprese indicate al primo
capoverso, la concessione e/o la proroga dei trattamenti di
integrazione salariale straordinaria e di mobilita', per l'anno 2011;
Ritenuta, altresi' l'esigenza di individuare i criteri concessivi
dei sopra richiamati trattamenti;
Considerato l'andamento delle prestazioni di integrazione salariale
straordinaria e di mobilita', erogate con riferimento agli anni
precedenti;
Decreta:
Art. 1
1. Ai sensi dell'art. 1, comma 32, della legge 13 dicembre 2010, n.
220, e' autorizzata, relativamente all'anno 2011, la concessione dei
trattamenti di integrazione salariale straordinaria e di mobilita' ai
dipendenti delle imprese esercenti attivita' commerciale che occupino
piu' di 50 dipendenti, per le agenzie di viaggio e turismo, compresi
gli operatori turistici, con piu' di cinquanta dipendenti e per le
imprese di vigilanza con piu' di 15 dipendenti, nel limite di spesa
complessivo di euro 45.000.000,00 cosi' ripartiti:
a) euro 15.000.000,00 per i trattamenti straordinari di
integrazione salariale;
b) euro 30.000.000,00 per i trattamenti di mobilita'.
2. L'onere complessivo, pari a euro 45.000.000,00, e' posto a
carico del Fondo sociale per l'occupazione e formazione, di cui
all'art. 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008,
n. 185, convertito, con modificazioni, nella legge 28 gennaio 2009,
n. 2.
Art. 2 1. Al trattamento di mobilita' si applicano le disposizioni sancite in materia dalla normativa in vigore. Hanno diritto al trattamento di mobilita' previsto dall'art. 1 del presente provvedimento, i lavoratori licenziati dalle aziende di cui all'art. 1 entro la data del 31 dicembre 2011. L'erogazione del beneficio avviene in ordine cronologico facendo riferimento alla data di licenziamento dei lavoratori interessati. Art. 3 Ai fini di una piu' puntuale quantificazione della spesa, di cui al precedente art. 1, e' fatto obbligo alle direzioni provinciali del lavoro - settore politiche del lavoro, di rilevare, tramite gli uffici delle regioni competenti nelle procedure di cui agli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, il numero dei lavoratori interessati al beneficio in questione e di comunicarlo all'Istituto nazionale della previdenza sociale. Art. 4 1. Ai trattamenti straordinari di integrazione salariale si applicano le disposizioni vigenti in materia, ivi comprese quelle relative al contratto di solidarieta'. 2. Per la concessione dei trattamenti straordinari di integrazione salariale il criterio di priorita' viene individuato nell'ordine cronologico di presentazione delle istanze da parte delle imprese appartenenti ai settori interessati presso la divisione IV della Direzione generale degli ammortizzatori sociali e degli incentivi all'occupazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Nel caso di piu' istanze concernenti la stessa impresa, data la sua articolazione sul territorio, si considera la data di presentazione della prima istanza. Art. 5
Ai fini del rispetto della complessiva disponibilita' finanziaria,
pari a 45.000.000,00 milioni di euro, l'I.N.P.S. - Istituto nazionale
previdenza sociale, e' tenuto a controllare i flussi di spesa
afferenti all'avvenuta erogazione delle prestazioni di cui al
presente provvedimento e a darne riscontro al Ministero del lavoro e
delle politiche sociali.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 14 marzo 2011
Il Ministro: Sacconi
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