Risoluzione del rapporto ed incentivo all’esodo

 

Con sentenza n. 3474 del 21 febbraio 2005, la Cassazione ha affermato che non è invocabile il principio di parità di trattamento nel caso in cui ad un lavoratore non sia stato offerto un incentivo all’esodo, peraltro proposto ad altri dipendenti e da essi accettato. Si tratta, infatti, di un atto di autonomia sottratto al giudizio del giudice di merito e non è possibile parlare di atti discriminatori che rilevano in presenza di specifiche disposizioni di legge (discriminazione per sesso, religione, opinioni politiche, ecc.). La richiesta potrebbe, tuttavia, trovare un proprio fondamento qualora esista un uso aziendale od una prassi generalizzata: ma, in questo caso, tocca al lavoratore provarne l’esistenza.

 

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