Sanzioni disciplinari: spontanea confessione del lavoratore

 

Con sentenza n. 772 del 20 gennaio 2003, la Cassazione h affermato che, qualora in sede di indagini preliminari dirette ad accertare la commissione di un illecito disciplinare, il datore di lavoro riceva la spontanea confessione di un lavoratore, non si verifica alcuna violazione dell’art. 7 della legge n. 300/1970 in ordine alla preventiva contestazione dell’addebito, atteso che detto atto presuppone la conoscenza dei fatti e l’individuazione del soggetto cui attribuirli e non può, quindi, precedere, ma solo, eventualmente, seguire il compimento e l valutazione degli accertamenti preliminari. Ne consegue che deve escludersi che l’avvio delle indagini preliminari, nel corso delle quali venga convocatoli lavoratore, valga ad integrare anche l’inizio del procedimento disciplinare a carico dello stesso.

 

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